domenica 20 ottobre 2013

Una pipa nostalgica

Quando faccio delle ricerche per prendere ispirazione e creare una nuova pipa mi capita spesso di ritrovarmi a curiosare tra i vecchi cataloghi delle grandi case storiche della pipa. Poco tempo fa rimasi assolutamente colpito nell'ammirare alcuni vecchi shape della Savinelli, un'azienda tutta italiana che produce e vende pipe dal lontano 1876, quando Achille Savinelli aprì il suo negozio di articoli per fumatori situato a Milano in Via Orefici. 
Nonostante non condivida alcune recenti scelte commerciali e stilistiche dell'azienda, dettate forse più dal bisogno globale di vendere e non di offrire prodotti che rispondano alle vere esigenze del fumatore di pipa, devo e voglio ammettere che trovo alcuni dei vecchi shape di un eleganza e una classe davvero invidiabile, le forme sono semplici ma molto originali nella linea, proporzionate e davvero ben realizzate. Le più interessanti sono tutte forme classiche leggermente rivisitate con una nota davvero originale e bilanciata, sono tutte estremamente pulite e proporzionate, molto eleganti di gran classe. Non posso nascondere di rimpiangere la vecchia Savinelli, le linee e i modelli che ne hanno fatto la storia e il successo.



Nello spulciare i cataloghi Il mio sguardo si è soffermato in particolar modo nella 130 ks, è stato amore a prima vista, questa billiard chimney ha una classe, un eleganza assolutamente incontestabile, nobile, come si fa a non produrre più, se non per pochissime serie, uno shape così affascinante? Comunque già mi vedevo nel realizzarla con cura e precisione per poi accenderla con un  buon tabacco d'oltralpe. A questo punto era deciso, lo shape di riferimento per realizzare una nuova pipa l'avevo trovato ma cosa cambiare in una pipa tanto perfetta?
Senza elencarvi tutte le mie pare mentali vi dico subito che ho deciso di mantenere lo shape esattamente com'era, avrei solo cambiato il finissaggio e il materiale.



Ho scelto il corbezzolo un'essenza molto più dolce della radica, questo materiale ha una fibra più irregolare e disordinata dell'erica arborea e si presta perfettamente per la sabbiatura che ne fa risaltare il disegno. Non avevo mai lavorato questo materiale, già in lavorazione se ne sentiva il caratteristico profumo dolciastro emanato dalla segatura. Ha una consistenza molto dura, forse anche più della radica di erica tuttavia si lavora in modo facile e piacevole.

Dopo aver realizzato un disegno della pipa in scala reale, con le misure di ogni particolare, ho riportato il profilo e le misure sul pezzo da lavorare, ho tornito prima il foro del fornello e  la testa poi ho realizzato il foro d'innesto del bocchino. La forma del cannello  e del bocchino le ho lavorate a mano su disco, è sempre molto difficile riuscire a realizzare un cannello dalla sezione ovale, tanto più con gli spigoli che corrono fino al collo del fornello, è un continuo susseguirsi di togliere, misurare e verificare se tutto corrisponde perfettamente insomma un lavoro lungo e da fare con estrema calma altrimenti si rischia di compromettere seriamente tutto il lavoro. Fatto ciò ho levigato la pipa con carte abrasive di varia grana per renderla il più liscia possibile e prepararla per la sabbiatura. 



Non avendo ancora una sabbiatrice mi sono affidato al bravissimo artigiano Alessandro Lucca, un pipemaker di Thiene (VI) che ho conosciuto al fantastico Pipa Club di Vicenza che frequento ormai da un paio d'anni. Alessandro è stato gentilissimo e ha sabbiato la pipa in modo eccellente proprio come avrei voluto, una sabbiatura marcata e precisa che mette in perfetta evidenza la disordinata venatura del corbezzolo. 



Per la colorazione ho adottato un giallo ocra, ho scelto questa colorazione perché fumando, nel tempo, si creerà un imbrunimento in contrasto con il colore di fondo, credo avrà un effetto piacevole  saranno tutti colori che virano dal giallo, all'ocra per poi passare al marroncino.







lunghezza: 14,5 cm
altezza testa: 5,5 cm
profondità fornello: 48 cm
diametro interno fornello: 19 mm
diametro esterno fornello: 3 cm
peso: 36 g

La forma di questa pipa mi piace veramente un sacco, come ho già detto la trovo elegantissima è molto leggera e piacevole da tenere tra le mani. Sapevo dal primo momento che sarebbe entrata a far parte del mio parco pipe, fin da quando l'ho disegnata diciamo che è il mio autoregalo di laurea giusto per trovare una scusa credibile.
A presto nuove creazioni, buone fumate nostalgiche ;-)!

5 commenti:

  1. bella pipa! :) volevo consigli su come lavorare l'ulivo per costruire una pipa. poi volevo sapere un'altra cosa. i bocchini grezzi di bollitopipe hanno il perno con diametro di 13mm in che modo vanno lavorati? serve il tornio?

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  2. Ciao Mikele ti ringrazio, l'ulivo non ha bisogno di particolari lavorazioni, segui le stesse procedure che useresti con la radica. Si i bocchini di Bollito andrebbero rifiniti con tornitura o fresatura!

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  3. Io sarei stanco di farti i complimenti per tutti 'sti bei lavori e restare a guardarli e basta...te capì? ;D

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  4. Risposte
    1. Scherzi a parte, rinnovo i complimenti ma soprattutto spero doi vederti presto che ho bisogno di te! A presto Jack.

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