giovedì 19 dicembre 2013

Nuova finitura e nuove pipe

Vorrei cominciare questo post ringraziando una persona molto particolare poiché è anche grazie a lui se ho potuto realizzare parte di quanto segue. Sto ringraziando l'artigiano Angelo Fassi (http://www.pipefassi.com/) che mi ha donato la sua vecchia sabbiatrice, sono stato davvero contentissimo di questo suo gesto e non finirò mai di ringraziarlo. Il mondo della pipa è bello anche per questo: ci sono persone fantastiche con la tua stessa passione, che condividono le tue stesse difficoltà, le tue stesse soddisfazioni, che si confrontano senza arroganza, che portano avanti con dedizione le proprie idee e se possono ti aiutano a fare un passo avanti per migliorarti, per questo sono onorato di far parte di questo mondo.

In questi due mesi ho realizzato diverse pipe, la prima è stata una Billiard Panel Chimney Canted in radica toscana e bocchino in Cumberland, è stata frutto di una precisa e studiata collaborazione con Giacomo Todesco ora possessore della suddetta. Realizzare questa pipa è stato un bell'esperimento perché di pipe del genere in giro non se ne vedono e realizzandola mi sono reso conto del perché. La difficoltà nel realizzare questo tipo di pipa è stato nel bilanciare le tre componenti che la contraddistinguono ovvero panel, chimney e canted cercando comunque di renderla proporzionata e visivamente bilanciata. La pipa è venuta davvero molto bene, ha già riscosso molti apprezzamenti quindi mi sento di dire che l'esperimento ha avuto successo.



La seconda pipa è stata una Billiard Brucianaso Canted in radica toscana e bocchino in ebanite, anche realizzare questa pipa è stata un bell'esercizio. Tecnicamente è uguale alle altre calabash che ho realizzato tranne che per l'inserimento di un anello in metacrilato tra cannello e inserto che ho aggiunto per rendere più sicuro l'innesto del bocchino. La pipa è piuttosto piccola, è molto leggera. Cannello e fornello hanno la stessa proporzione, è stato un gioco di volumi interessante e curioso,  l'inserto è in corno di cervo io lo trovo bellissimo sembra avorio. 





La terza pipa ma non meno importante delle prime due è stata la prima pipa che ho sabbiato personalmente, si tratta di una Tulip Bamboo in radica toscana, bamboo nero cinese e bocchino in metacrilato. Questa pipa è venuta da se non l'ho nemmeno disegnata, ha una linea molto elegante e naturale. La sabbiatura è venuta piuttosto bene, gli anelli di accrescimento risaltano vigorosi, disegnano la superficie in modo ruvido e un po disordinato. Ho adottato una colorazione rossastra color del vino poiché trovo si sposi perfettamente con il castano scuro del bamboo cinese. Una pipa da ricordare questa.





La quarta pipa è una Dublin Skater Canted in ulivo sabbiato con bocchino in cumberland. Questa è stata seconda pipa che ho sabbiato, l'ulivo in questa finitura è davvero bellissimo sia alla vista che al tatto. Trovo che le forme skater+dublin stiano benissimo insieme, le venature orizzontali tendono ad esaltare la forma alta e slanciata della testa, la pipa è leggera e ben bilanciata ottima per le EM corpose o per i Tabacchi Grigi.




La quinta e penultima pipa è una Liverpool Skater sabbiata in radica calabrese e bocchino in ebanite. Questa pipa mi ha fatto un po penare, è stata ricavata da un pezzo che stagionavo da più di due anni e mezzo, avevo intenzione di sabbiarla per via degli anelli di accrescimento orizzontali e ben visibili. Lavorando la pipa sono spuntati numerosi piccoli difetti sulla testa e sul cannello, la sabbiatura li ha nascosto un po ma ne ha un po spezzato il pregio. Da questa pipa ho imparato che da placche ben stagionate è molto difficile ricavare una bella sabbiatura marca e decisa, in questo caso infatti la sabbiatura è appena accennata seppur sia stata messa sotto per un ora. Nel complesso la pipa mi piace, ha una bella linea e con quel cannello  dovrà fumare bello fresco e asciutto. Ha un fornello piuttosto capiente, io la vedo perfetta per tabacchi come Semois, Caporal o Saint Claude .




La sesta e ultima pipa che vi presento è una favolosa Billiard Square Panel in radica toscana e bocchino in ebanite. Per realizzare una panel ci sono diversi modi, c'è chi parte dal tondo e poi squadra e chi come me parte da una forma squadrata e poi stonda gli spigoli. Il metodo che utilizzo trovo sia il più naturale ed efficace per ottenere una panel come si deve, crea delle tensioni che evidenziano meglio i volumi, la rendono visibilmente più equilibrata nelle proporzioni. Questa procedura è forse la più difficile e lenta da adottare ma penso valga la pena di utilizzarla perché le differenze si notano, è solo la quarta panel che realizzo ma gli apprezzamenti sono molti, credo di aver trovato il mio metodo per realizzare questo tipo di pipa ultimamente tanto amata. La pipa non presenta difetti o punti estranei, ho adottato una colorazione chiara con un contrasto molto leggero che vira leggermente al rosso-castano per far poi risaltare, con molte piacevoli fumate, il disegno della radica. 



A breve altre creazioni e altri esperimenti!

domenica 20 ottobre 2013

Una pipa nostalgica

Quando faccio delle ricerche per prendere ispirazione e creare una nuova pipa mi capita spesso di ritrovarmi a curiosare tra i vecchi cataloghi delle grandi case storiche della pipa. Poco tempo fa rimasi assolutamente colpito nell'ammirare alcuni vecchi shape della Savinelli, un'azienda tutta italiana che produce e vende pipe dal lontano 1876, quando Achille Savinelli aprì il suo negozio di articoli per fumatori situato a Milano in Via Orefici. 
Nonostante non condivida alcune recenti scelte commerciali e stilistiche dell'azienda, dettate forse più dal bisogno globale di vendere e non di offrire prodotti che rispondano alle vere esigenze del fumatore di pipa, devo e voglio ammettere che trovo alcuni dei vecchi shape di un eleganza e una classe davvero invidiabile, le forme sono semplici ma molto originali nella linea, proporzionate e davvero ben realizzate. Le più interessanti sono tutte forme classiche leggermente rivisitate con una nota davvero originale e bilanciata, sono tutte estremamente pulite e proporzionate, molto eleganti di gran classe. Non posso nascondere di rimpiangere la vecchia Savinelli, le linee e i modelli che ne hanno fatto la storia e il successo.



Nello spulciare i cataloghi Il mio sguardo si è soffermato in particolar modo nella 130 ks, è stato amore a prima vista, questa billiard chimney ha una classe, un eleganza assolutamente incontestabile, nobile, come si fa a non produrre più, se non per pochissime serie, uno shape così affascinante? Comunque già mi vedevo nel realizzarla con cura e precisione per poi accenderla con un  buon tabacco d'oltralpe. A questo punto era deciso, lo shape di riferimento per realizzare una nuova pipa l'avevo trovato ma cosa cambiare in una pipa tanto perfetta?
Senza elencarvi tutte le mie pare mentali vi dico subito che ho deciso di mantenere lo shape esattamente com'era, avrei solo cambiato il finissaggio e il materiale.



Ho scelto il corbezzolo un'essenza molto più dolce della radica, questo materiale ha una fibra più irregolare e disordinata dell'erica arborea e si presta perfettamente per la sabbiatura che ne fa risaltare il disegno. Non avevo mai lavorato questo materiale, già in lavorazione se ne sentiva il caratteristico profumo dolciastro emanato dalla segatura. Ha una consistenza molto dura, forse anche più della radica di erica tuttavia si lavora in modo facile e piacevole.

Dopo aver realizzato un disegno della pipa in scala reale, con le misure di ogni particolare, ho riportato il profilo e le misure sul pezzo da lavorare, ho tornito prima il foro del fornello e  la testa poi ho realizzato il foro d'innesto del bocchino. La forma del cannello  e del bocchino le ho lavorate a mano su disco, è sempre molto difficile riuscire a realizzare un cannello dalla sezione ovale, tanto più con gli spigoli che corrono fino al collo del fornello, è un continuo susseguirsi di togliere, misurare e verificare se tutto corrisponde perfettamente insomma un lavoro lungo e da fare con estrema calma altrimenti si rischia di compromettere seriamente tutto il lavoro. Fatto ciò ho levigato la pipa con carte abrasive di varia grana per renderla il più liscia possibile e prepararla per la sabbiatura. 



Non avendo ancora una sabbiatrice mi sono affidato al bravissimo artigiano Alessandro Lucca, un pipemaker di Thiene (VI) che ho conosciuto al fantastico Pipa Club di Vicenza che frequento ormai da un paio d'anni. Alessandro è stato gentilissimo e ha sabbiato la pipa in modo eccellente proprio come avrei voluto, una sabbiatura marcata e precisa che mette in perfetta evidenza la disordinata venatura del corbezzolo. 



Per la colorazione ho adottato un giallo ocra, ho scelto questa colorazione perché fumando, nel tempo, si creerà un imbrunimento in contrasto con il colore di fondo, credo avrà un effetto piacevole  saranno tutti colori che virano dal giallo, all'ocra per poi passare al marroncino.







lunghezza: 14,5 cm
altezza testa: 5,5 cm
profondità fornello: 48 cm
diametro interno fornello: 19 mm
diametro esterno fornello: 3 cm
peso: 36 g

La forma di questa pipa mi piace veramente un sacco, come ho già detto la trovo elegantissima è molto leggera e piacevole da tenere tra le mani. Sapevo dal primo momento che sarebbe entrata a far parte del mio parco pipe, fin da quando l'ho disegnata diciamo che è il mio autoregalo di laurea giusto per trovare una scusa credibile.
A presto nuove creazioni, buone fumate nostalgiche ;-)!

giovedì 3 ottobre 2013

Nuove Calabash

Come avevo promesso, dopo essermi laureato, ho realizzato altre versioni della calabash inversa. Per ora ne ho finite un paio, una dritta e una curva, entrambe sono dotate della stessa meccanica della prima quindi con la camera che arriva fin sotto il fornello.

La calabash dritta è sostanzialmente una pear, per realizzarla ho utilizzato un pezzo di radica toscana con fiamma orientata orizzontalmente in modo da vedere gli occhietti ai lati, l'inserto è in olivo, il bocchino in metacrilato è stato tagliato a mano, questa volta l'ho rastremato dalla parte del lip per fare in modo che risulti più comodo se tenuto in bocca, anche esteticamente è più accattivante. Per la colorazione ho adottato un castano chiaro tendente al giallo, ho notato che con questo tipo di colorazione dopo molte fumate le venature della pipa risultano più contrastate e molto belle da vedere. Il cannello della pipa ha un diametro inferiore a quello del primo esperimento, ora la pipa risulta meno tozza e meno tubo.






lunghezza: 12 cm
altezza testa: 4,8 cm
profondità fornello: 3,5 cm
diametro interno fornello: 19 mm
diametro esterno fornello: 4 cm
peso: 48 g


La calabash curva è una specie di skater, anch'essa l'ho realizzata con un pezzo di radica toscana con fiamma orientata orizzontalmente, l'inserto è in olivo e il bocchino in metacrilato sempre tagliato a mano, questa volta però più lungo e leggermente più sottile.
Per la colorazione ho adottato un castano scuro, anche qui il diametro del cannello è leggermente più stretto ma la camera interna ha lo stesso diametro.
La pipa è davvero leggerissima, tra i denti pare nemmeno di averla, sarei curioso di capire come si comporta con la camera posta in diagonale cioè se la condensa si deposita su tutta la parete o solo sulle pareti del fondo.







lunghezza: 13 cm
altezza testa: 6 cm
profondità fornello: 4 cm
diametro interno fornello: 19 mm
diametro esterno fornello: 3 cm
peso: 42 g


A breve una nuova pipa che riprende un particolare shape di una grande azienda italiana produttrice di pipe!

venerdì 6 settembre 2013

Un po di svago con una nuova chubby

L'ultimo mese è stato di fuoco ma la tesi è finita ed ora sono un po più tranquillo, per rilassarmi un po ho deciso di continuare un lavoretto lasciato in sospeso da diverso tempo, una bella billiard chubby. 
Nel corso della realizzazione la pipa ha subito diverse modifiche, prima era una billiard chimney dalle dimensioni titaniche e un po americaneggianti, poi una billiard chubby non proprio armoniosa ed infine una billiard-apple chubby dalle forme secondo me ideali, l'ho modificata finchè non mi ha convinto pienamente, detesto finire una cosa che non mi soddisfa, non è da me. 



Il pezzo che scelsi presentava una miriade di occhietti di pernice su di un lato e una fiammatura un po contorta e disordinata dall'altro, scelsi di lavorare il pezzo senza cambiare l'impostazione della pipa per vedere se usciva qualcosa di meglio durante la realizzazione.




Come da manuale ho eseguito prima le forature poi ho lavorato il pezzo su disco con bocchino innestato fino a darle la forma desiderata. Il bocchino è in metacrilato, tagliato da una barra di 2 cm di diametro. La pipa non presenta nessun difetto, come previsto da un lato presenta una infinità di splendidi occhietti e dall'altro, anche se non proprio centrato, il fulcro da cui esplode la fiamma. 



Per quanto riguarda la colorazione ho adottato un bel castano scuro contrastato con un debole giallino, ultimamente è un colore che mi va di utilizzare parecchio, crea un bell'effetto, la venatura della radica emerge in modo non troppo aggressivo restando comunque vivace ed elegante.






lunghezza: 11 cm
altezza testa: 4,5 cm
profondità fornello: 3,7 cm
diametro interno fornello: 19 mm
diametro esterno fornello: 4 cm
peso: 60 g


Sono soddisfatto anche di questa pipa, nonostante il peso e la dimensione è ben bilanciata se tenuta tra i denti, la si apprezza molto anche al tatto la sua forma pienotta si fa avvolgere piacevolmente tra le mani.
Sto disegnando qualche altra versione della calabash inversa, a breve posterò altri esperimenti!


martedì 30 luglio 2013

La calabash per l'estate

Siamo nell'estate ormai inoltrata e riuscire a farsi delle buone fumate con questo caldo è davvero un impresa, almeno per me che abito nella torrida e umida pianura padana, insomma la pipa scalda, il sapore del tabacco è piatto non si riesce a fumare come si deve. 
Una eccellente alternativa sono le pipe di terracotta che adoro, scaldano un po sul fornello ma almeno ti regalano una fumata asciutta, piuttosto fresca e pulita! 
Ma perché negarsi il piacere della radica quando esiste la calabash o il "sistema" della calabash?




Mi sono deciso quindi a realizzare una pipa in radica con camera di condensazione come nelle calabash, ispirato alla Tubos di Tom Eltang e alle Chubby Aerobilliard di Radice per Neatpipes mi sono messo all'opera cercando di realizzarne una per me.
La mia intenzione era quella di costruire una pipa con camera di condensazione molto grande che occupasse tutto il cannello e comunicasse con il fondo del fornello in modo ortogonale, in pratica con la camera sotto e il fornello sopra. 




Nel realizzarla ho prima disegnato per bene la pipa e gli aspetti tecnici sull'abbozzo poi sono passato alla pratica. Ho prima realizzato il foro della camera di condensazione largo 19 mm e lungo 80 mm poi il foro del fornello largo 20 mm e profondo 40. Il fornello comunica con la camera attraverso un foro di diametro 3,5 mm al centro del fondo del fornello perpendicolare all'asse della camera. La forma della pipa è venuta un po da se, assomiglia molto alla tubos di Eltang solo il fornello è leggermente rastremato verso l'alto. 



Per realizzare il foro d'innesto del bocchino sul cannello ho dovuto inserire un inserto e forarlo di un diametro inferiore a quello del cannello poiché non possedevo una barra di metacrilato per realizzare il bocchino abbastanza larga. Il bocchino tagliato a mano l'ho realizzato a sella perché più comodo e adatto all'intera forma della pipa. 





La radica con cui ho realizzato la pipa è radica Toscana proveniente dalla segheria Manno, presenta su entrambi i lati dei bellissimi occhi di pernice e una fiamma orizzontale, ho scelto questo pezzo per un motivo ben preciso: la disposizione delle fibre poste in orizzontale permette una maggiore traspirazione del legno e una più veloce asciugatura dopo la fumata, particolare importante per il tipo di pipa che sono andato a realizzare. Ho adottato una colorazione marrone ben contrastata per mascherare due piccoli difettini del legno, tuttavia si presenta molto bene con l'inserto chiaro in ulivo.




lunghezza: 13,5 cm
altezza testa: 7,5 cm
profondità fornello: 4 cm
diametro interno fornello: 2 cm
diametro esterno fornello: 3 cm
peso: 54 g


Ho deciso di regalarmi questa pipa per il mio 22° compleanno che sarà il prossimo 8 Agosto, non la fumerò prima di tale data quindi vi saprò dire se funziona solo tra qualche settimana.
Buone fumate estive a tutti, a presto! 


Aggiornamento post 12/08/2013
Ho fumato la calabash in questione una volta al giorno per 5 giorni con virginia, english mixture, naturali e... che posso dire... MAGIA!!!
La fumata è sorprendentemente fresca, il fumo arriva fresco e pulito, rende veramente al massimo con i virginia impedisce di lessarti la lingua e attenua molto il possibile pizzicore. In fumata nessun gorgoglio, la combustione è regolarissima cosa che non mi capita facilmente, il tabacco brucia perfettamente fino in fondo, questo perchè l'umidità che si crea durante la fumata va a finire per gravità nella camera di condensazione lasciando il fornello asciutto e pulito. La camera di condensazione del cannello a fine fumata è un po umida ma non crea nessun problema, non si sporca nemmeno tanto, se rimane qualche briciola basta soffiare nel cannello e questa si libera. Io sono davvero soddisfatto, una pipa così per l'estate è semplicemente perfetta, credo si possa lavorare ancora sull'estetica in generale, la meccanica funziona già molto bene così, ho già in mente qualcosina, vedremo cosa si potrà fare!





martedì 28 maggio 2013

La pipa ideale

Mi chiedo spesso come debba essere la pipa ideale ma alla fine ricado sempre sulla stessa immagine mentale, è ovvio che la pipa ideale deve essere facile da fumare, leggera, buona, comoda, ben costruita e tanto tanto bella. 
L'immagine che mi affiora ogni volta che mi faccio quella domanda è una pipa dritta, di dimensioni medie, con una bella testa dalle pareti spesse, la crosta sulla parte superiore del fornello, una radica chiara dorata e lucente con una fiamma che lascia senza fiato, un bel bocchino pieno in metacrilato nero bello lucido! Una pipa dalla forma classica quindi, ma cosa c'è di più bello, affascinante e sempre di tendenza delle forme classiche?




Come potrete immaginare ho tentato di realizzare questo tipo di pipa, ho scelto la placca, la dimensione, la forma e ho cominciato, non ho dovuto disegnarla prima, era già tutta in testa. 
Dopo aver eseguito i fori sono passato al disco dove ho modellato la testa e il cannello, sempre con il bocchino innestato. Le pareti sono belle spesse, ho voluto lasciare la crosta sull'orlo del fornello perché era bella fitta e omogenea. Il cannello è leggermente più sottile di quello che sarebbe la mia idea di proporzione testa-cannello ma ho voluto lasciare il tutto così, mi ricordava alcune forme della Castello e la cosa non mi dispiaceva affatto.



Il bocchino doveva essere rigorosamente in metacrilato, di forma piena e delle dimensioni giuste, l'ho lavorato da una barra di metacrilato, l'ho forato al tornio, ho tornito il perno e l'ho rifinito con le lime. 
Per la colorazione ho steso prima una mano di color noce poi un giallo molto tenue per creare un minimo di contrasto infine ho lucidato la pipa con la solita cera carnauba.




La pipa incarna bene quello che è per me La Pipa, magari più avanti cambierò idea e considererò la pipa ideale una forma completamente diversa ma mi piace pensare che questa pipa sia ora per me il modello ideale, un oggetto bello e funzionale realizzato nel miglior metodo possibile, sempre entro le mie capacità e finalizzato alla degustazione di un buon tabacco!



lunghezza: 14 cm
altezza testa: 5,2 cm
profondità fornello: 4,5 cm
diametro interno fornello: 2 cm
diametro esterno fornello: 3,6 cm
peso: 52 g


mercoledì 24 aprile 2013

Due square e una freehand

Come avevo detto nel post precedente ho realizzato altre tre pipe lavorandole pian piano in modo alternato, di seguito riporto la descrizione di ognuna delle 3.

Più square di così...
Avevo a disposizione un piccolo abbozzo a forma di parallelepipedo, potevo ricavarci una pipa molto piccola oppure potevo sfruttarlo per lavorare su una forma  particolare e un inserto diverso dal solito. Data la mia innata voglia di sperimentare ho deciso senza farmi tante domande di sfruttare il pezzo per quello che era. 



Mesi fa rimasi colpito da una pipa che vidi nel fantastico blog 13 Pipe, si trattava di una Gbd Conquest Square Panel. Mi incuriosì molto la sua forma particolare ma tutto sommato piacevole e sensata così la presi d'esempio per lavorare sul ciocchetto che mi ero proposto di usare, la sua forma era fatta esattamente per quello che avevo in mente.
La mia intenzione era sfruttare il pezzo per ricavarne una testa a base perfettamente quadrata, come la GBD, ed inserire poi un inserto in bambù o in bosso per fare il cannello.
Dopo vari disegni decisi di realizzare un  inserto in bosso per fare il cannello facendogli poi un innesto a flock per il bocchino. 



La pipa che doveva uscire avrebbe avuto una forma molto semplice e stilizzata ma sapevo che per realizzarla avrei dovuto lavorarci parecchio sopratutto per la testa che doveva avere tutte le facce di uguali dimensioni altrimenti sarebbe uscita una ciofeca.



Ho lavorato la testa pian piano sempre a mano su disco, con quest'ultimo volendo si riescono a fare lavori molto precisi, poi ho rifinito bene le facce e gli spigoli con una lima autocostruita. Il bocchino è in metacrilato, tagliato a mano da una barra, il cannello l'ho prima parzialmente tornito e poi attaccato alla testa adattandolo all'appena accennato cannello della testa. 



lunghezza: 11,5 cm
altezza testa: 52 mm
profondità fornello: 42 mm
diametro interno fornello: 19 mm
diametro esterno fornello: 30 mm
peso: 40 g


Per la colorazione ho semplicemente dato una leggera mano di color noce che ho poi levigato con la carta finissima per dare più contrasto alla venatura. La fiamma parte esattamente dall'angolo in alto a destra della testa, si crea un effetto curioso e piacevole poiché la faccia destra presenta una bella fiamma, la frontale gli occhi di pernice e le altre due una via di mezzo. La pipa sta in piedi da sola, è una forma particolare ma ha già avuto molti apprezzamenti!


La square panel dalla corona in olivastro
Avevo un pezzo di morta in cui si vedevano alcuni difettini ma ho voluto provare a lavorarlo comunque sperando di riuscire a farne qualcosa di interessante. La forma l'avevo già decisa, una pot square panel con innesto a flock, la pot e la panel ultimamente mi attirano parecchio, sarà perché mi ci trovo bene sia come fumata che come forma. 


Come da manuale ho prima realizzato le forature e l'inserto del cannello, lavorando poi la testa sono comparse delle piccole fessure sulla parte superiore così ho inserito anche sulla testa un inserto che coprisse i difetti e la rendesse più solida. Fatto ciò ho sbozzato la forma con il seghetto poi ho lavorato la forma sul disco, definendo bene le facce e gli spigoli, per poi rifinire il tutto con le lime e la carta.



Il bocchino l'ho realizzato in metacrilato, è un finto innesto a flock, presenta infatti il perno di dimensione più piccola rispetto al diametro del bocchino. Gli inserti sono in olivastro, ho optato per questo legno perché mi sembra si sposi proprio bene con il colore di questa morta, si crea un bel contrasto di colori. 




lunghezza: 12 cm
altezza testa: 40 mm
profondità fornello: 32 mm
diametro interno fornello: 21 mm
diametro esterno fornello: 34 mm
peso: 43 g


La pipa è molto leggera e bilanciata, piacevole da tenere in mano sia per la sua dimensione che per la sua forma sfaccettata. Un difetto che avrebbe potuto compromettere tutto il lavoro si è trasformato in uno spunto creativo, la square panel dalla corona il olivastro...  a leggerlo sembra il titolo di una fiaba.


Free hand
Ogni tanto un bel free hand non fa mai male, sopratutto se si hanno tra le mani delle belle placche di radica toscana leggera, bianca e fiammata, è il caso di questa pipa, una semicurva ben slanciata con il "mento" sporgente la testa che butta un po all'indietro.



La forma è venuta da se, un po per evitare dei puntini e un po per osare, in ogni caso non la trovo troppo spinta anzi ho proprio cercato di dargli un tocco diverso dal solito ma contenuto allo stesso tempo. Sono partito da una bella placca fiammata e dopo aver fatto le forature mi sono lanciato con il disco, nella lavorazione sono stato più veloce rispetto alle altre due proprio perché non dovevo seguire un disegno preciso. 



Anche per questa il bocchino è in metacrilato ed è stato tagliato a mano da una barra, non ho aggiunto inserti perché la bellezza della radica faceva già tutto il lavoro, delle aggiunte sarebbero state inutili. La fiamma è ben centrata, parte esattamente da sotto il mento, sulla parte superiore ho lasciato la crosta, senza di essa avrebbe perso tutto. 



lunghezza: 12,5 cm
altezza testa: 62 mm
profondità fornello: 55 mm
diametro interno fornello: 19 mm
diametro esterno fornello: 32 mm
peso: 37 g



La pipa è leggera, molto ben bilanciata e di dimensioni medie, posso dire tranquillamente che è una dei più bei pezzi, secondo gusti strettamente personali, che abbia realizzato.


In conclusione posso dire che effettivamente lavorare più pezzi insieme migliora e velocizza di molto la loro realizzazione. Trovo anche sia più divertente, si perde meno tempo e si hanno soddisfazioni ancora più grandi, l'esperimento quindi si è evoluto in positivo e di ciò non posso essere che soddisfatto!